Un incontro dedicato al leggendario fotografo americano Gordon Parks (1912-2006) e agli scatti con cui ha raccontato le lotte per i diritti civili, la segregazione, il razzismo e la povertà negli Stati Uniti, ma non solo. Un vero e proprio “Uomo del Rinascimento”, capace di essere allo stesso tempo grande fotografo – sarà il primo afroamericano ad entrare nello staff di LIFE – ma anche regista, pianista, compositore e scrittore.
Ci muoveremo in un viaggio per immagini che partirà dalla sua terra natale, il Kansas, per spostarsi lungo le principali tappe della sua carriera: Washington, dove incontreremo Ella Watson e la sua versione di “American Gothic”; Harlem, dove Parks firma il suo primo servizio per LIFE tra le gang di strada; la Chicago degli scrittori Richard Wright e Ralph Ellison, e ancora in Alabama con le sue storie di segregazione, a Stromboli sulle tracce dello scandalo di Ingrid Bergman, nelle favela di Rio per incontrare il piccolo Flavio da Silva, la vita dentro e fuori dal ring di Muhammad Ali, la lotta per i diritti civili dentro il mondo di Malcolm X, Pantere Nere e Nation of Islam.
Ad accompagnarci lungo il percorso ci saranno proprio le parole di Parks, autore di ben quattro autobiografie e instancabile storyteller di una vita vissuta con il coraggio di chi, giovanissimo, scelse presto l’arma con cui combattere il mondo che lo circondava. Perché, come direbbe lui stesso: “Ho preso in mano una macchina fotografica perché era l’arma che avevo scelto contro ciò che odiavo di più dell’universo: razzismo, intolleranza, povertà”.