Un pomeriggio dedicato al ricamo dei nomi delle persone scomparse in mare o nelle varie frontiere del mondo, vittime dell’immigrazione e delle politiche di respingimento. Per preservare le storie di migranti, serbarne il ricordo dando nomi ai numeri e, facendo memoria attiva, dire NO a tutte le guerre.
L’incontro a cura di Carovane migranti è aperto a tutti, non occorre saper ricamare, vi sarà fornito tutto il materiale occorrente e potrete fermarvi con noi il tempo che vorrete.
Inizieremo alle 15:30 fino alle 18:30, presso il bar di Cartiera in Via Fossano 8, Torino.
I “Lenzuoli della memoria migrante” hanno un potere contagioso, si diffondono in tre continenti , ormai sono 12, si ricama in Italia, Spagna, alle isole Canarie, in Tunisia, dove le Madri lo condividono grazie a Mem.Med con le donne subsahariane di Medenine (Tunisia); per ricordare tuttə coloro che ce l’hanno fatta ne è nato uno a Pljevlja in Montenegro, lungo la rotta balcanica, ne fioriscono quattro oltre Oceano, coi colori vivaci del Guatemala, Mexico , Honduras ed El Salvador ; con l’energia che deriva dalla perdita più terribile le Madri li portano a Washington davanti alla Casa Bianca, chiedono dove sono i figli e le figlie, gridando “Basta morti alle frontiere”. Altre mani, con le Madri di Frontiera, nella Piazza del Mondo di Trieste, mani di ragazzi afghani, che prima di continuare il loro viaggio ricamano i nomi degli amici che non ce l’hanno fatta.