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So you want to be… A movie rock’n’roll star! Parte II

So you want to be… A movie rock’n’roll star! Parte II

Visti dal cinema: le storie, l’immaginario, le visioni del mondo

Come ha detto Wim Wenders, “il rock è un grande film, una grande storia in espansione nella quale realtà e finzione si confondono continuamente”.
I più importanti artisti della musica raccontati dal cinema e dalle immagini in movimento: i classici, le opere dimenticate e tante curiosità da scoprire. Le grandi icone del rock, con il loro stile e il loro immaginario, ricostruite attraverso un puzzle di visioni fatto di colonne sonore, citazioni, biopic, interpretazioni, rockumentary, regie, sceneggiature, camei e molto altro!

Primo incontro:
MAGICAL MYSTERY TOUR – I BEATLES VISTI DAL CINEMA: Le storie, l’immaginario, le visioni del mondo
Come i Fab Four sposarono la “nouvelle vague” inglese, ispirarono Kubrick e cambiarono la storia del cinema. E come il cinema continua a raccontarne la storia, tra biopic e documentari sulla vita di John.
Secondo incontro:
SEE ME… FEEL ME… – THE WHO VISTI DAL CINEMA: Le storie, l’immaginario, le visioni del mondo. Da “Tommy” a “Quadrophenia”, da “Woodstock” a “The Kids Are Alright”: le “sottoculture” giovanili hanno trovato il loro immaginario più iconoclasta, tra la popolarità delle Rock Opera e l’innovazione del Rockumentary.
Terzo incontro:
LE STRADE DEL BLUES Vol. 1. La musica afroamericana raccontata dallo sguardo antropologico di grandi cineasti come Bertrand Tavernier, Martin Scorsese, Wim Wenders, Clint Eastwood… e non solo.
Quarto incontro:
LE STRADE DEL BLUES Vol. 2. Tutte le storie della musica del diavolo, tra crossroads e sale di registrazione, blues brothers, infernali ballroom e il “culo nero” di Ma Rainey.
Quinto incontro:
ROCKIN’ IN THE FREE WORLD – NEIL YOUNG VISTO DAL CINEMA: Le storie, l’immaginario, le visioni del mondo. Il percorso per immagini di un musicista/regista che alla fine degli anni Sessanta ha documentato con la sua piccola 8mm la scena hollywoodiana di Laurel Canyon. Poi sono arrivati Jim Jarmusch , “Dead Man”, il West onirico di “Paradox” su Netflix e tanti altri progetti.

Umberto Mosca

È un Media Educator che progetta e conduce percorsi didattici e formativi sull’utilizzo del cinema e del prodotto audiovisivo negli ambiti film literacy, audience building e media training. Professore a contratto presso il Dipartimento di Management dell’Università di Torino, è Direttore del Master in Management della Produzione Audiovisiva. Fondatore, con la psicologa Martina Zilio, del Centro Studi Psicologia Immagine, che si occupa dei rapporti tra l’immagine filmica e i processi di formazione della persona. Da venticinque anni lavora con l’AIACE di Torino, per cui progetta e conduce corsi di analisi del film. Selezionatore dei concorsi e curatore dei laboratori didattici di Sottodiciotto Film Festival; è direttore artistico di MyGeneration Festival, dedicato ai video indipendenti prodotti in Italia (music video, web series, video blog). Giornalista pubblicista e critico cinematografico (SNCCI-Gruppo Piemonte e Valle d’Aosta), è autore di volumi iconografici sui registi François Truffaut, Sam Peckinpah, Jim Jarmusch, Mohsen Makhmalbaf, Paolo Gobetti. Ha pubblicato inoltre “Gioventù catodica”, “Cinema e Rock”, “Orizzonti della Media Literacy”. Ha collaborato con “Cineforum”, “Duellanti”, “Panoramiques”, “Rockerilla” e “L’Indice dei Libri del Mese”.

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