Rimanendo in ambito horror, riscopriamo uno dei canoni serial propri dell’horror, il meccanismo antologico: storie diverse per ogni episodio. Lo facciamo con un salto nel passato remoto e uno nel passato prossimo, entrambi dalle connessioni cinematografiche.
La prima, arriva dal 1980, anche se ha radici decisamente più vecchie. in Italia è stata intitolata Racconti del Brivido, mentre il titolo originale di questi 13 episodi è Hammer House of Horror, dove Hammer è proprio il nome della casa di produzione cinematografica che fino agli anni 70 ci regalò i classici sulle icone horror come i film di Dracula con Christopher Lee e Peter Cushing. Cushing appare anche in un episodio (come altri attori dell’epoca d’oro Hammer) e proprio alcuni dei registi del periodo cinematografico arrivano in questi 13 racconti di orrore classico dall’affascinante gusto retrò
La seconda è una serie di due stagioni, appassionante e saccheggiata malamente nell’edizione italiana, al punto che molti hanno scambiato alcuni episodi per veri e propri film brevi. Si tratta di Masters of Horror, creata da Mick Garris e il cui presupposto di base è esattamente ciò che dice il titolo: una serie di racconti dell’orrore raccontati da alcuni dei più grandi maestri dell’horror cinematografico e difatti gli episodi sono diretti da nomi come John Carpenter, Joe Dante, Don Coscarelli, Takeshi Miike, John Landis, Tobe Hooper, Dario Argento…parafrasando una vecchia pubblicità, qui bastano i nomi dove là bastava la parola.
Ma visto che non ci accontentiamo, aggiungiamo che alcuni degli episodi di questa serie sono veri e propri capolavori del genere, che spazia attraverso tutte le sue sfumature, dalle più ironiche a quelle più inquietanti, dalle più gore alle accuse alla società moderna americana e alle sue politiche…
a cura di Paolo Ferrara
