AMERICAN HISTORY X

American History X / USA, 1998 / Durata [min] 119

Genere: Drammatico

Regia: Tony Kaye

Cast: Cast: Edward Norton – Derek Vinyard / Edward Furlong – Danny Vinyard / Fairuza Balk – Stacey / Stacy Keach – Cameron Alexander / Jennifer Lien – Davina Vinyard / Elliott Gould – Murray / William Russ – Dennis Vinyard / Ethan Suplee – Seth / Beverly D’Angelo – Doris Vinyard / Avery Brooks – il preside Sweeney

Fascia età personaggigiovani adulti


Sinossi

Venice Beach, California. Il giovane Danny vede un modello in Derek, il suo fratello maggiore ora in prigione, e a scuola consegna un tema di lode al Mein Kampf. Nello stesso tempo, il fratello viene scarcerato dopo aver ucciso due giovani di colore sorpresi a rubargli l’auto. Derek apparteneva a un gruppo neonazista, strumentalizzato dall’ideologo Cameron Alexander, ma l’esperienza in carcere lo cambia. Grazie all’amicizia con un detenuto nero ha scoperto la pochezza dei suoi vecchi ideali. Durante la festa organizzata dal gruppo per il suo ritorno, Derek rifiuta la sua vita precedente e porta con sè il fratello, che ha seguito le sue orme. Danny rimane colpito dalla storia del fratello e decide di cambiare, ma cade vittima della vendetta di un compagno di colore che aveva provocato il giorno prima.


Critica

Il film racconta le organizzazioni americane di estrema destra, diffuse tra i giovani della classe media, strumentalizzati da adulti senza scrupoli, come il personaggio di Cameron Alexander, che vive delle azioni dei suoi adepti. La minuziosa descrizione dell’organizzazione e della sua predicazione del Potere Bianco fanno emergere la centralità del razzismo. Dall’altro lato, è importante anche il ruolo della solidarietà e dell’amicizia tra Derek e il detenuto afroamericano. La sproporzione tra le loro pene, sei anni per un furto e tre anni per l’omicidio di due uomini di colore, è esempio della disuguaglianza sociale tra bianchi e neri.

Ha un ruolo fondamentale anche il contesto socioculturale dei fratelli Vinyard. Lo sfondo è un quartiere popolare di un degradato paradiso balneare, dove regnano ignoranza, fallimento e frustrazione. I due giovani sono esprimono la rabbia dei bianchi poveri di Venice, come i loro genitori, una madre la cui malattia ha rovinato la bellezza, e un padre che ha educato i figli al razzismo e all’intolleranza.

Senza riferimenti nella famiglia, la scuola diventa un’alternativa. Prima estranea e invadente, diventa poi un polo positivo, rappresentato dalla figura del preside Sweeney. Grazie al racconto di Derek, l’uomo è presentato come colui che in carcere è riuscito a farlo riflettere sui valori seguiti sino ad allora. La domanda decisiva per Derek è una semplice richiesta di analizzare le conseguenze delle sue scelte. Il film sottolinea il valore formativo dell’intervento della scuola, realizzato però fuori dal suo ambito di pertinenza.

La presa di coscienza del fratello maggiore diventa un’occasione di formazione per Danny. La sua riflessione diventa consapevolezza, simboleggiata dalla relazione scritta sulla sua esperienza. La società dell’odio mantiene però sempre il suo potere, regolata da una sorta di pena del contrappasso, per cui chi ha commesso violenza dovrà prima o poi sicuramente subirla.