ANIMAL HOUSE

National Lampoon’s Animal House / USA, 1978 / Durata [min] 109

Genere: Commedia

Regia: John Landis

Cast: John Belushi – John “Bluto” Blutarski / Tim Matheson – Eric “Otter” Stratton / Stephen Furst – Kent “Flounder” Dorfman / John Vernon – Dean Vernon Wormer / Verna Bloom – Marion Wormer / Tom Hulce – Larry “Pinto” Kroger / Karen Allen – Katy Fuller / Bruce McGill – Daniel Simpson “D-Day” Day / Donald Sutherland – il professor Jennings / Kevin Bacon – Chip Diller

Fascia età personaggigiovani adulti


Sinossi

È il 1962 nel campus universitario della cittadina di Faber. Appena arrivati, i giovani Eric e Kent cercano di iscriversi al prestigioso circolo studentesco Omega House, il club degli studenti modello. Rifiutati, non possono far altro che aderire allo sgangherato Delta House, al cui interno spicca la personalità dirompente e imprevedibile di “Bluto” Blutarski. I due gruppi iniziano a fronteggiarsi con feste folli e scherzi pesanti, dando origine a una vera e propria guerra. Minacciati dal rettore di venire espulsi dalla scuola in seguito al disastroso profitto e alla pessima disciplina, i Delta non trovano niente di meglio da fare che organizzare uno scandaloso toga party. Alla festa viene invitata anche la moglie del rettore, che finisce completamente ubriaca tra le braccia di uno dei ragazzi. Cacciati dalla scuola, e quindi destinati al servizio militare, i Delta si vendicano seminando il panico e il caos durante l’annuale corteo cittadino.


Critica

Animal House costituisce l’archetipo di una lunga serie di film sulla vita dei campus americani, di cui contiene alcuni imprescindibili topoi narrativi. La scuola viene vista come il luogo ideale per ambientare una serie di vicende divertenti e disimpegnate, al limite del demenziale.

Tratto fondante della storia è la dimensione corale: vengono mostrate le vicende intrecciate di più personaggi. L’obiettivo è quello di dare una visione spensierata, senza riferimenti ai contenuti scolastici, se non per battute e trovate comiche. Al centro del racconto ci sono i ragazzi del Delta House, una sorta di sintesi di tutti i lati negativi che uno studente può avere: basso profitto, uso di alcol e droghe, partecipazione continua a feste. L’attività del gruppo si oppone al comportamento degli Omega, sono sistematicamente lontani dai loro risultati brillanti, dall’eleganza nel vestire e dal comportamento formale.

Nella storia emergono le figure di “Bluto” Blutarski, la prima di diverse interpretazioni dell’attore simbolo di un’intera generazione John Belushi, di Dean Vernon, un hell’s angel ante-litteram, e di “Otter” Stratton, inguaribile Dongiovanni. Il personaggio di Bluto è un imprevedibile provocatore, i suoi comportamenti sono sempre esagerati: accartoccia le lattine schiacciandole sulla fronte, beve intere bottiglie di whiskey e sfascia contro il muro la chitarra di un musicista noioso, senza esitazioni.

Le divergente tra Omega e Delta caratterizzano anche i personaggi femminili. Ragazze perbene in divisa le prime, imperturbabili anche nell’ambito del sesso, scatenate ballerine di musica nera le seconde. Esemplare è la sequenza in cui la band di rock n roll composta da musicisti di colore permette ai ragazzi del Delta di esprimere senza filtri tutta la loro esuberante sessualità nel ballo.

A determinare i comportamenti degli studenti del Delta vi è una programmatica irriducibilità alle regole, ai valori e al formalismo degli adulti, nei confronti dei quali esprimono tutta la loro insofferenza. Emblematico, in tal senso, il confronto con i ragazzi dell’Omega, che non a caso vestono un look che li rende pressoché indistinguibili dalle autorità scolastiche e dalle istituzioni ufficiali (vedi le figure del rettore e del sindaco della città). Sono gli stessi Omega, che già studiano da adulti, a formulare l’arringa arrogante con la quale i Delta vengono per la prima volta minacciati di espulsione dalla scuola.

I comportamenti del gruppo del Delta sono basati su una programmatica opposizione alle regole e ai valori degli adulti, riflessi dal look degli Omega, indistinguibile da quello delle autorità, come il rettore e il sindaco. Sono gli stessi studenti modello, che studiano da adulti, a formulare l’arringa che per la prima volta minaccia di espellere i Delta dalla scuola.