CORALINE E LA PORTA MAGICA

Coraline / USA, 2009 / Durata [min] 100

Genere: Animazione

Regia: Henry Selick

Cast

Fascia età personaggiinfanzia


Sinossi

Coraline Jones girovaga annoiata nella nuova casa in cui ha appena traslocato con i genitori, fino a quando non scopre una porta segreta che conduce a un mondo alternativo, molto più bello della realtà. Alla fine di ogni viaggio fantastico, Coraline puntualmente si sveglia dal suo sogno. Ma quando questa nuova casa apparentemente perfetta, abitata da genitori premurosi e gentili, si fa improvvisamente minacciosa, Coraline capisce che i nuovi genitori vorrebbero intrappolarla per sempre e cerca di tornare indietro. Ma la cosa non le riesce e la ragazzina dovrà far ricorso a tutto il proprio coraggio per raggiungere la sua vecchia casa e per salvare i suoi genitori dal processo di dissolvimento che sembra colpire tutte le cose reali.


Critica

Il film rappresenta una variazione sul tema classico della fuga dal reale, da parte di una bambina in crisi con i genitori e con il loro modello di vita. Ispirati dal gusto gotico di Harry Selick, collaboratore di Tim Burton, gli ambienti riportano all’estetica di Nightmare before Christmas. La fuga prevede l’esplorazione di un vecchio e misterioso edificio, il passaggio attraverso soglie e cunicoli, per raggiungere un mondo alternativo, una sorta di dimensione parallela in cui i componenti del mondo di partenza diventano i loro opposti.

L’essere trascurati da adulti troppo occupati accomuna Coraline, i cui genitori scrittori sono avulsi dai piaceri della vita, al suo unico amico Why B (che sta per Why Born?), il cui nome rimanda a una presenza indesiderata. Di conseguenza i più piccoli tendono naturalmente a sognare una realtà diversa, in cui la routine è spezzata da macchine divertenti, come il trenino che porta le salse. La nuova famiglia che Coraline incontra prevede una mamma che cucina con entusiasmo e un papà che scrive canzoni per la figlia.

Come Alice nel Paese delle Meraviglie e Dorothy nel favoloso mondo di Oz, Coraline entra in un mondo colorato, dove anche gli animali parlano, si fa festa e si gioca. Il piacere di questo universo però non è senza fine, e presto la ragazzina si rende conto dell’illusione, la nuova madre sta cercando di intrappolarla per sempre con l’inganno. Il racconto fa così alcuni riferimenti a modelli sociali dominanti, che spacciano un’idea di benessere totale ma nascondono seri problemi di comunicazione. Infatti, anche accettando gli impegni dei genitori che si può elaborare una condizione matura e responsabile. Il film mostra così come in un percorso di crescita sia necessario avere gli occhi aperti sulla realtà, non sostituiti dai bottoni, come succede alle bambole. Non si deve abbandonare la fantasia, ma neanche slegarsi del tutto dalla realtà.