Gremlins / USA, 1984 / Durata [min] 105
Genere: Fantastico
Regia: Joe Dante
Cast: Zach Gallican – Billy / Phoebe Cates – Kate / Hoyt Axton – il padre / Frances Lee McCain – la madre / Keye Luke – il vecchio cinese / Polly Holliday – Mrs. Deagle
Fascia età personaggi: giovani adulti
Sinossi
Un inventore maldestro e poco fortunato porta al figlio diciottenne Billy, che già lavora in banca, un insolito regalo di Natale. Si tratta di un piccolo animaletto, buffo e peloso, trovato in una qualsiasi Chinatown. L’animale è subito chiamato Gizmo. Tre le regole che, per accudirlo, vanno rispettate: tenere l’animale lontano dalla luce troppo forte, non bagnarlo con l’acqua e, soprattutto, mai, proprio mai, dargli da mangiare dopo mezzanotte. Lo sbadato Billy non ne rispetta nessuna, Così Gizmo inizia a riprodursi a gran velocità creando una stirpe di terribili animaletti, molto meno rassicuranti: i gremlins. Questo esercito di mostriciattoli invade la cittadina di Kingston Falls, si comporta nel peggiore dei modi e, quel che è più terribile, fa fuori alcuni dei abitanti (compresa l’avara, anziana e ricchissima Mrs. Deagle, che tiranneggia la gran parte dei concittadini). Toccherà a Billy, insieme alla sua fidanzata Kate, liberare Kingston Falls dai suoi nuovi sgraditi ospiti. Delle strane creature solo il buon Gizmo sopravvivrà. Il vecchio cinese, che ne era prima proprietario, tornerà però a riprenderselo: «il vostro mondo – ammonisce – non è ancora pronto per poterlo accogliere».
Critica
Prodotto da Spielberg come una sorta di anti ET, Gremlins è considerato dallo stesso produttore come una sorta di «proiezione dell’inconscio di Walt Disney che è padre di tutti noi». Per quanto esso si presti a diverse chiavi di lettura, anche contraddittorie, la sua morale di fondo, legata all’ecologia, appare evidente: la natura è fondamentalmente buona ma l’uomo, con la sua incoscienza e irresponsabilità, deturpa ogni cosa, scatena il caos e le forze del male. Ed è così che a causa della sua sbadatezza, il giovane Billy, finisce per generare, a partire dal delizioso Gizmo, la terribile genia dei gremlins.
Billy è un bravo ragazzo, un esempio di quel che ogni genitore vorrebbe dal proprio figlio, così come tranquilla è la vita della cittadina di provincia in cui si svolge il film. Ma, come la realtà spesso ci insegna, è proprio da un mondo in apparenza così sereno che si possono generare i mostri.
Attento alle mode e agli stili giovanili, Gremlins è diventato un classico dell’immaginario adolescenziale anni ‘80. Contiene tutto ciò che ha nutrito l’immaginazione dell’epoca: la passione per il racconto fantastico che permette una fuga, anche metaforica, dalla realtà, la rassicurante presenza della struttura narrativa della fiaba, il suo rovesciamento con incursioni nell’horror, violento e quasi splatter, la negazione del buonismo, una coppia di giovani protagonisti in cui facilmente riconoscersi, dei genitori distratti e assenti.
In questa celebrazione dell’immaginario giovanile, ha un ruolo centrale il cinema, a partire dalle citazioni de L’invasione degli ultracorpi e La vita è meravigliosa, fino all’indimenticabile scena in cui i gremlins riempiono la sala cinematografica di Kingston Falls, la animano con un chiassoso, indisciplinato e decisamente adolescenziale comportamento, per poi, incredibilmente, farsi coinvolgere da Biancaneve e i sette nani.