LA SCUOLA DELLA VIOLENZA

To Sir, With Love / Gran Bretagna, 1967 / Durata [min] 105

Genere: Drammatico

Regia: James Clavell

Cast: Sidney Poitier – Mark Thackeray / Christian Roberts – Denham / Judy Deeson – Pamela Dare / Suzy Kendall – Gillian Blanchard / Lulu – Barbara “Babs” Pegg / Faith Brook – Grace Evans / Geoffrey Bayldon – Weston / Edward Burnham – Florian

Fascia età personaggiadolescenza


Sinossi

Anni Sessanta, una scuola di un quartiere popolare di Londra. Un insegnante di colore alla prima nomina, il professor Thackeray, viene assegnato a una classe di studenti particolarmente indisciplinati. La loro insofferenza nei confronti dell’autorità spesso rischia di trasformarsi in violenza, soprattutto da parte del giovane Denham, che fa abbondante uso di alcol. Nonostante le enormi difficoltà iniziali, l’insegnante riesce a relazionarsi con gli studenti, invitandoli a proporre gli argomenti che sentono più vicini a loro. Affascinata dai metodi del professore, l’allieva Pamela si innamora di lui. Alla fine dell’anno scolastico Thackeray rinuncia alla richiesta di trasferimento in nome del riconoscimento del proprio lavoro da parte degli studenti.


Critica

Nonostante sia tratto da un romanzo, il film è un vero e proprio remake de Il seme della violenza di R. Brooks. Ambientato nel mondo della scuola, e in particolare in uno scalcinato istituto in un sobborgo di Londra, mostra un contesto segnato da disagio economico e sociale. Il rapporto tra il professore e gli allievi è il motore della vicenda, a partire dalla diffidenza, causata da forti pregiudizi razziali: i ragazzi non sono disposti a comunicare, e definiscono l’insegnante “capo”, ironizzando sulla loro condizione di sottomissione.

La strategia del protagonista risiede nella scelta della continua provocazione verbale. Dopo i primi fallimentari tentativi di un approccio più tradizionale, Thackeray si dice disponibile a strutturare le lezioni partendo dai temi proposti dai ragazzi, anche se scomodi. Fare lezione diventa per l’insegnante una sorta di educazione alla vita.

Dopo aver creato un dialogo, Thackeray riesce anche a trasmettere ai ragazzi il senso della Storia, che permette di confrontare e relativizzare i propri costumi e abitudini. Thackerey parla di moda, cita i Beatles; l’ironica estetica pop dominante dei Fab Four influenza la scena della visita al Victoria and Albert Museum, dove i ragazzi imitano le pose delle figure classiche. Quando porta i ragazzi al museo, Thackeray infrange per la prima volta il divieto di uscire dalla scuola durante le ore di lezione: il film esce in un periodo in cui si abbattono tabù di diverso tipo, come suggerisce l’amore della studentessa per il professore, con cui ballerà alla festa di fine anno. e al quale dedicherà la canzone che dà il titolo originale al film.