POLAR EXPRESS

Polar Express / USA, 2004 / Durata [min] 100

Genere: Animazione

Regia: Robert Zemeckis

Cast: Tom Hanks – il conducenteil bambino / Leslie Zemeckis – Sarahla madre / Nona Gaye – Holly / Peter Scolari – il ragazzo solitario / Connor Matheus – Senzadenti / Chantel Valdivieso – Hollyla bambina / Debbie Lee Carrington – l’elfo / Josh Hutcherson – il bambino / Andrew Ableson – il capo cameriere / Julene Renee – la ragazza coi i capelli rossi

Fascia età personaggiinfanzia


Sinossi

La notte della vigilia di Natale, un bambino che dubita dell’esistenza di Babbo Natale è nel suo letto e attende di sentire lo scampanellio delle renne. Improvvisamente, alla sua finestra compare un misterioso treno a vapore: il conducente lo invita a salire per compiere, insieme ad altri coetanei, un viaggio al Polo Nord. Solo così potrà scoprire che Babbo Natale esiste davvero e riceverà un regalo speciale. Il bambino accetta e, dopo un lungo viaggio pieno di avventure, incontra davvero Babbo Natale. La mattina seguente, si risveglia nel suo letto, come se nulla fosse accaduto, ma porta con sé il ricordo di una notte fantastica.


Critica

Il film è solo apparentemente per bambini. In realtà, è soprattutto una riflessione ampia e complessa sull’infanzia e sull’importanza di viverla con gioia e pienezza. Il protagonista, che resta senza nome per l’intero racconto, rappresenta tutti i bambini del mondo occidentale, che forse oggi crescono troppo in fretta a causa della società in cui sono immersi. Il Natale, che dovrebbe essere una festa per tutti, diventa occasione per un momento di sfrenato consumismo e Babbo Natale assume un ruolo marginale. Il ragazzino ha smesso di credere proprio perchè ha realizzato la vera natura del Natale e non riesce più ad abbandonarsi alla magia della festa. Quando decide di salire sul Polar Express, egli comprende di dover riacquistare fiducia, anche se con un certo scetticismo.

Durante il viaggio, un vero e proprio percorso iniziatico, il protagonista impara a conoscere i valori dell’amicizia e della solidarietà. Nonostante non conosca i suoi compagni di viaggio, si lega a loro, e in particolare alla ragazzina di colore che smarrisce il biglietto. Temendo per la vita della sua nuova amica, rischia la sua camminando sul tetto del treno in corsa fino a raggiungerla all’interno della locomotiva. L’impresa è difficile e lo costringe a confrontarsi con l’adulto, nella persona del burbero conducente. La solidarietà emerge anche nei confronti del solitario Billy, che viene aiutato a salire sul treno e, bisognoso di affetto e compagnia, condivide il tempo con il protagonista e la sua amica.

Giunto a destinazione, dopo aver incontrato Babbo Natale, il bambino riacquista anche la sua immaginazione, perduta perchè troppo grande. Pur essendo, in fondo, consapevole del fatto che ciò che vede non è reale, sente di non dover rinunciare al potere della fantasia. Essere bambini significa anche avere il potere di sognare un mondo migliore, per poterne poi fare tesoro nella vita adulta e provare a costruire qualcosa di positivo. Infine, non va dimenticato che il suo regalo di Natale sarà soltanto un campanellino: un oggetto senza apparente valore, ma fondamentale per il protagonista, l’unico a poterne sentire il tintinnio, che gli riporta in mente la meravigliosa avventura vissuta.