PREFERISCO IL RUMORE DEL MARE

Preferisco il rumore del mare / Italia, 1999 / Durata [min] 90

Genere: Drammatico

Regia: Mimmo Calopresti

Cast: Silvio Orlando – Luigi / Michele Raso – Rosario / Paolo Cirio – Matteo / Fabrizia Sacchi – Serena / M. Calopresti – don Lorenzo / Andrea Occhipinti – Massimo / Enrica Rosso – Elisabetta / Marcello Mazzarella – Vincenzo / Raffaella Lebboroni – Miriam / Palma Valentina Di Nunno – Adele

Fascia età personaggigiovani adulti


Sinossi

Matteo abita a Torino con il padre Luigi, un calabrese che ha fatto fortuna. È annoiato e svogliato, e cerca un po’ di entusiasmo nella pittura e nella musica hardcore. Rosario è calabrese di nascita, il padre è in carcere e la madre è stata uccisa in una faida. Per iniziativa di Luigi, si trasferisce a Torino, ospite di una comunità per giovani a rischio creata da don Lorenzo, un sacerdote comprensivo e spregiudicato. Diversi culturalmente, ma affini per età e inquietudine, Matteo e Rosario si incontrano, stabilendo una certa intesa. La notte di Capodanno, dopo che Rosario s’è allontanato da casa sua a causa di un’incomprensione, Matteo beve, si droga e mette sottosopra ogni cosa. Finisce in ospedale, assistito dal padre incredulo. Rosario decide di ritornare in Calabria per frequentare il Liceo Classico.


Critica

Citando un verso del poeta Dino Campana, di cui la parte mancante recita tre volte il termine “fabbricare”, il film suggerisce sin dal titolo il confronto tra due realtà sociali e culturali differenti. Da una parte il Meridione depresso da povertà e malavita, dall’altra un nord industriale opulento e corrotto, in crisi psicologica. Ma anche un Meridione basato sull’orgoglio e sul mito della forza del singolo, e un Settentrione dove si è diffusa una cultura della solidarietà di matrice operaia, rappresentata emblematicamente da don Lorenzo, creato sul modello del prete di periferia vicino alla gente comune. Alla sua comunità viene affidato Rosario, cui viene insegnato il valore dell’impegno quotidiano verso se stesso e gli altri, per provare a tenerlo lontano dall’illegalità.

Attraverso la contrastata amicizia tra Matteo e Rosario, il film approfondisce il rapporto difficile tra Nord e Sud. Dietro allo squilibrio economico, tra i due ragazzi ci sono differenze culturali profonde, da un lato il borghese inquieto con il talento per la pittura, dall’altro il povero immerso in un’infelicità senza desideri. In comune, la lettura del libro Cuore di De Amicis, riferimento a Torino, lo sfondo della vicenda, e all’inquietudine del personaggio più moderno, Franti. Diversamente dalle tradizionali storie di formazione, l’amicizia cambia i personaggi solo in apparenza.Matteo resta inquieto, trasgressivo e solo; Rosario rimane superbo e diffidente, nonostante abbia una maggiore etica del lavoro. In entrambi, però, si forma la coscienza della propria condizione e la determinazione ad affrontarla senza cercare vie di fuga.

Il film confronta anche padri e figli. Luigi è un immigrato che ha fatto carriera in azienda sposando la figlia del padrone, da cui si separato dopo aver avuto il figlio. Sotto inchiesta per un giro di bustarelle, l’uomo è sempre di cattivo umore, e la sua scarsa voglia di vivere.non è molto diversa da quella del figlio, nonostante i due abbiano una relazione difficile. Il film mostra la solitudine dei ragazzi, acuita dal malessere degli adulti, che ignorano o di cui sono inconsapevoli