RUSTY IL SELVAGGIO

Rumble Fish / USA, 1983 / Durata [min] 94

Genere: Drammatico

Regia: Francis Ford Coppola

Cast: Matt Dillon – Rusty James / Mickey Rourke – Motorcycle Boy / Diane Lane – Patty / Dennis Hopper – il padre di Rusty / Diana Scarwid – Cassandra / Vincent Spano – Steve / Nicholas Cage – Smokey / Chris Penn – B. J. Jackson – Larry Fishburne – Midget / Tom Waits – il barista / William Smith – Patterson, il poliziotto

Fascia età personaggiadolescenza


Sinossi

Rusty James è un sedicenne di Tulsa, Oklahoma. Inquieto e refrattario allo studio, è a capo di una piccola gang, e vive con il padre, un ex avvocato alcolizzato e adora il fratello maggiore, Motorcycle Boy, partito da tempo per la California. La sua ragazza Patty, innamorata di lui, lo lascia quando scopre un suo tradimento. Un giorno il fratello, tornato inaspettatamente, lo salva da una violenta rissa, in cui rimane ferito. Proprio il ragazzo suggerisce a Rusty l’esistenza di un mondo diverso da quello in cui vive. Attirato da alcuni pesci colorati in un negozio di animali, Motorcycle Boy li ruba per dare loro la libertà, sacrificando la sua vita per suggerire al fratello una via di fuga.


Critica

Per comprendere il carattere dei protagonisti, è essenziale conoscere il contesto in cui essi vivono, filtrato dallo sguardo soggettivo del protagonista. Una città grigia, dove regna un’atmosfera di immobilità e di fine di tutte le cose; una sorta di allucinazione, lontana e irreale. Anche le immagini degli ambienti interni creano lo sfondo della vicenda, sono costruite con prospettive angolate e profonde, che evidenziano la distanza tra i personaggi che li abitano.

Anche la situazione famigliare di Rusty è piuttosto deprimente, segnata dalla povertà conseguenza dell’alcolismo del padre. Il ragazzo è rappresentato come una sorta di Cristo sanguinante, sacrificato per le scelte del genitore, che è a sua volta un peso per sè e per i figli. Le condizioni economiche segnano infatti in modo decisivo la vita del protagonista, caratterizzato da un misto di indolenza e di improvvise esplosioni di aggressività, espressioni di uno stesso disagio.

Sin dall’inizio Rusty viene presentato come il tipico loser, che perde la partita mandando il pallino nella buca del biliardo. Non sogna una fuga in mondi alternativi o paralleli perché vive già in una dimensione quasi irreale e deformata, un incubo vissuto quotidianamente a occhi aperti, in cui è difficile distinguere dove finisce la realtà e ha inizio il sogno. Non c’è interesse sentimentale che smuova il personaggio: la bella e dolce Patty è a sua disposizione, ma Rusty sembra non accorgersene più di tanto, e finisce per perderla.

La sola prospettiva di cambiamento è rappresentata dalla figura del fratello, un giovane che ha fatto del mito del viaggio una ragione di vita, e riesce a innescare in Rusty la scintilla della consapevolezza. Un atteggiamento critico verso la sua condizione, che il personaggio ha rifiutato sin dall’inizio, con l’insofferenza verso l’amico Steve, che prende appunti sui fatti che riguardano le bande giovanili, per analizzare e spiegare gli eventi. Così, all’interno del negozio di animali. Motorcycle Boy spiega al fratello che i pesci combattono perchè non possono scappare, con una metafora evidente dei ragazzi del quartiere. Essi tuttavia sono gli unici elementi colorati in una città grigia, e rivelano così il loro potenziale di vitale diversità e irriducibilità alle condizioni imposte.

Il dialogo tra i fratelli avviene sotto il controllo del poliziotto, nemico giurato di Motorcycle Boy e rappresentante di un sistema che sembra non voler cambiare la condizione dei personaggi. Ed è proprio contro questo sistema che assume valore l’illegalità del furto compiuto da Motorcycle Boy, un forte gesto di ribellione, che deve ispirare Rusty, il quale, dopo aver liberato i pesci, con la sua partenza segna una forte presa di coscienza.