Fame / USA, 1980 / Durata [min] 133
Genere: Musical
Regia: Alan Parker
Cast: Gene Anthony Ray – Leroy / Eddie Barth – Angelo / Irene Cara – Coco / Lee Curreri – Bruno / Laura Dean – Lisa / Maureen Teefy – Doris / Antonia Franceschi – Hilary / Boyd Gaynes – Michael / Paul Mc Grane – Montgomery / Nicholas Bunin – Bunsky
Fascia età personaggi: giovani adulti
Sinossi
Alla High School of the Performing Arts di New York si tengono le audizioni per la selezione degli aspiranti attori, ballerini, cantanti, musicisti. Nonostante la severità delle selezioni, alla fine il gruppo dei prescelti risulta molto numeroso e assai eterogeneo. Tra gli altri, il ballerino Leroy evita l’espulsione controllando il proprio orgoglio, Bruno decide di smussare il troppo entusiasmo per le nuove tecnologie e di studiare la teoria musicale, la cantante Coco si libera delle cattive compagnie, Doris vince la propria insicurezza aiutando il timido Montgomery e il comico Bunsky. Al momento del saggio finale, tutti i ragazzi saranno più maturi e determinati.
Critica
Uno dei film di rilancio del musical anni ‘80, Fame racconta i piccoli e grandi drammi di un gruppo di giovani aspiranti artisti. Per ciascuno di loro, la passione si intreccia con il desiderio di affermazione personale, la necessità di imparare con l’ostinazione, la sperimentazione, a volte ingenua ma sempre entusiasta, con la voglia di riscatto familiare e sociale: In questo modo, la High School of the Performing Arts finisce per rappresentare una scuola di determinazione e successo.
I momenti di crisi sono infatti tappe fondamentali nella formazione dei ragazzi. Chiamati a distinguersi in varie discipline, i personaggi arrivano tutti a provare una grave prostrazione morale. Ma, sul punto di raggiungere l’abisso della vita professionale e sociale, ogni personaggio vive un riscatto, supera un traguardo, grazie alle sue competenze.
Un ruolo centrale nel film è svolto dal clima di interculturalità dell’istituto. Soprattutto nella prima parte, che ha un taglio quasi documentaristico, viene descritto il mondo cosmopolita della scuola, e della città intera. Nelle intenzioni degli autori, emerge una visione democratica della scuola americana, vengono mostrati più volte gli ambienti oscuri della metropolitana e del quartiere portoricano. Queste descrizioni risultano però essere poco adeguate, fino a diventare quasi stereotipi che fanno da sfondo alle vicende dei personaggi.
Origine e culture differenti tra loro non impediscono però ai personaggi di trovare un’intesa e una solidarietà sulla base di una situazione comune. Diventano così centrali le dinamiche di gruppo, basate sulla condivisa ricerca di fama, che portano a gesti di soccorso verso i compagni in crisi. Questi meccanismi vengono consacrati nell’esibizione collettiva, soprattutto durante i momenti di danza, tipici del musical, sublimazione del talento personale valorizzato dallo spirito di gruppo.