STAND BY ME

Stand by Me / USA, 1986 / Durata [min] 89

Genere: Drammatico

Regia: Rob Reiner

Cast: Will Wheaton – Gordie Lachance / River Phoenix – Chris Chambers / Corey Feldman – Teddy Duchamp / Jerry O’Connell – Vern Tessio / Richard Dreyfuss – Gordon adulto, lo scrittore / Kiefer Sutherland – Ace Merril / Casey Siemaszko – Billy Tessio / John Cusack – Danny Lanchance / Marshall Bell – il padre di Gordie / Frances Lee McCain – la madre di Gordie

Fascia età personaggipre adolescenza


Sinossi

Castle Rock, Oregon, 1959. Ė lo scrittore Gordon Lachance a raccontare la storia, dopo aver appreso della morte del suo vecchio amico Chris Chambers. Da ragazzi, Gordie, Chris, Teddy e Verne apprendono che lungo la ferrovia, a diversi chilometri dalla loro cittadina, si trova il cadavere di un ragazzo, Ray Brower, investito dal treno. I ragazzi partono alla ricerca del corpo, senza avvertire le loro famiglie. Gordie è un giovane scrittore tormentato dalla morte del fratello, Chris ha una saggezza inconsueta per la sua età, Teddy è il più eccentrico e Vern è un grassottello imbranato. I quattro troveranno il cadavere dopo aver superato varie prove, come lo scontro con una banda di ragazzi più grandi.


Critica

Il film ha come fulcro l’amicizia, il cui ricordo spinge il protagonista adulto a raccontare una vecchia storia. Anche la conclusione è una considerazione sul carattere delle amicizie che si hanno negli anni prima dell’adolescenza, nel periodo in cui “non si pensa ancora alle ragazze”.

Tutti i pensieri dei ragazzi sono dedicati all’avventura e alla fantasticheria. Il viaggio in un paesaggio incontaminato è la concretizzazione dei loro sogni, ogni tappa diventa il tassello di un percorso di crescita vissuto dai personaggi. che affrontano prove da cui imparano qualcosa di nuovo, in una prospettiva esistenziale e morale.

I giovani protagonisti si muovono su diversi livelli di consapevolezza. Scoprono la differenza tra mito e realtà, la necessità di decidere senza aiuto e si devono confrontare con l’idea di un futuro incerto. Sperimentano la paura, il dolore fisico legato alla sessualità, la visione della morte. In pochi giorni, si vedono costretti a crescere molto rapidamente. Di fronte a un gruppo di bulli, Gordie li minaccia con una pistola e usa il linguaggio degli adulti. I ragazzi però si staccano dalla logica dei “grandi” quando decidono di denunciare il ritrovamento del cadavere in forma anonima, rinunciando così alla fama dei media, in polemica con la spettacolarizzazione della tragedia.

La presenza della morte incombe su tutto il film, la cui meta narrativa è il ritrovamento di un cadavere. Attraverso esperienze compiute sul loro corpo, come quella, emblematica, delle sanguisughe, i ragazzi prendono coscienza della finitezza, della possibilità della morte. Sin dalle prime scene, con la notizia della morte di Chris e il ricordo di quella del fratello Danny, ricorrono figure evanescenti, che sono quasi fantasmi: i genitori di Gordie ci sono ma è come se non esistessero, il padre di Teddy, l’eroe di guerra, è continuamente evocato, il piccolo daino che lungo la ferrovia, i personaggi prendono vita nella fantasia di Gordie, come nel racconto della gara di torte.

Un altro motivo ricorrente è il lavoro di scrittura del protagonista, il quale ne ha fatto una professione nonostante lo scetticismo del padre, e una ragione di vita, un modo per dare significato all’esistenza.