IL MAGO DI OZ

 



 

The Wizard of Oz, Usa 1939  / Durata (min) 100

Genere: Fantastico, Musical  

Regia: Victor Fleming

Cast: Judy Garland (Dorothy Gale), Frank Morgan (prof. Marvel / il mago di Oz), Ray Bolger (Hunk / lo spaventapasseri), Bert Lahr (Zeke / il leone), Jack Haley (Hickory / l’uomo di latta), Margaret Hamilton (Miss. Gulch / la strega cattiva), Billi Burke (la strega buona), Charles Grapewin (lo zio Henry), Clara Blandick (la zia Emma)

Fascia età personaggipre adolescenza 


Sinossi

La piccola Dorothy, una ragazzina quasi adolescente, vive nella fattoria degli zii, spesso troppo occupati dal loro lavoro per poterla stare ad ascoltare. Dorothy se la deve vedere con l’arcigna Miss Gulch che vuole a ogni costo strapparle il cane Totò, reo di averle morso le caviglie. Decisa a salvare il piccolo animale, la ragazza fugge da casa ma è sorpresa dall’arrivo di un tornado che la trasporterà nel fantastico e colorato mondo di Oz. Qui la fanciulla trova come suoi alleati tre straordinarie creature: l’uomo di latta senza cuore, lo spaventapasseri senza cervello e il leone senza coraggio. Tutti insieme si mettono in viaggio per raggiungere il palazzo del mago, l’unico che potrà realizzare i loro desideri e consentire a Dorothy di riabbracciare l’amata zia. Il loro cammino sarà però ostacolato da una terribile strega. Dopo innumerevoli avventure la ragazza scoprirà che solo con le proprie forze potrà trovare il modo di ritornare a casa.


Critica

C’è poco spazio per Dorothy fra gli indaffarati adulti che popolano il suo mondo. Tutti le vogliono bene ma hanno poco tempo da dedicarle. Alla ragazza non rimangono che due cose: il legame con l’animale Totò e, soprattutto, il suo rifugiarsi nel mondo dell’immaginazione. Il viaggio nel regno di Oz – là dove c’è l’arcobaleno – è per Dorothy una fuga dalla noia del reale, la risposta al suo desiderio di nuovi paesaggi, avventure e amicizie. Come l’eroina di Alice nel paese delle meraviglie, Dorothy avrà la fortuna di vivere in prima persona una straordinaria favola, di essere protagonista di un viaggio ai confini della realtà con tutti i tipici ingredienti di ogni fiaba che si rispetti.

Come ogni viaggio anche quello di Dorothy è un viaggio di crescita e formazione che approderà a una consapevolezza ben precisa: la felicità non va cercata altrove ma dentro il proprio mondo. Fantasia e immaginazione sono aspetti fondamentali dell’infanzia e dell’adolescenza ma arriva il momento in cui bisogna rendersi conto del “principio di realtà” e imparare a fare i conti con esso. Non è possibile continuare a fuggire nei mondi dorati delle nostre fantasticherie.

Strutturato come un musical, ricco di canzoni e numeri di ballo, costruito sulla contrapposizione fra il bianco e nero della vita reale e gli straordinari colori del mondo della fantasia, Il mago di Oz contiene una straordinaria sequenza di cinema nel cinema: quella in cui la protagonista vede, dalla finestra di casa sua – che disegna una sorta di inquadratura dentro l’inquadratura davanti cui si trova la spettatrice Dorothy – le straordinarie immagini del paesaggio che scorre in mezzo al violento tornado, fra cui quelle di Miss Gulch in sella alla sua bicicletta, che già si trasforma in una strega a cavallo di una scopa. Una sequenza che rappresenta con grande efficacia le possibilità del cinema di rappresentare i desideri e le paure dei suoi spettatori, piccoli o grandi che essi siano.