Lassie, USA 1994 / Durata (min) 91′
Genere: Drammatico
Regia: Daniel Petrie
Cast: : Tom Guiry (Matthew Turner), Helen Slater (Laura Turner), Jon Tenney (Steve Turner), Frederic Forrest (Sam Garland), Richard Farnsworth (Len Collins), Brittany Boyd (Jennifer Turner), Michelle Williams (April), Charlie Hofheimer (Jim Garland), Joe Inscoe (Pete Jarman), Yvonne Brisendine (Mrs. Jarman)
Fascia età personaggi: adolescenza
Sinossi
La famiglia Tucker deve trasferirsi in Virginia dove Steve, costruttore edile, ha ottenuto un importante lavoro. Anche il quattordicenne Matthew è costretto ad accettare controvoglia il trasloco. Dopo aver raccolto per la strada un cane di nome Lassie, i Tucker provano ad ambientarsi nella nuova vita di campagna. Al contatto con la natura Matthew impara a essere più disponibile con gli altri, si innamora di April, una compagna di classe, e inizia ad avere problemi con i Garland, i vicini di casa. Intanto, mentre Lassie diventa, giorno dopo giorno, la figura più importante della casa, Steve decide di trasformarsi con successo in allevatore di bestiame. Ma quando tutto sembra andare per il meglio una sciagura spezza l’armonia familiare: durante un salvataggio acquatico, Lassie precipita in una pericolosa cascata e muore. Almeno è quello che crede Matthew, disperato per la perdita di un amico insostituibile. Il cane però non è morto: riemerge dalle acque, ritrova la strada di casa e può finalmente riabbracciare quella che ormai è diventata la sua famiglia.
Critica
Lassie è contemporaneamente un animale, un essere umano, un alieno, un super-eroe, una sorta di semidio e, soprattutto, un deus ex machina. È un modello cui ispirarsi, ma anche una sorta di demiurgo, capace di far accadere le cose, di cambiare o far avvicinare le persone tra loro solo grazie alla forza della sua volontà. Non si limita a essere il miglior amico dell’uomo, fedele al suo padrone, ma è di volta in volta un educatore, un personaggio dei fumetti dotato di super poteri, si erge quasi a entità divina quando sembra morire risucchiato dalle acque di una cascata e poi “risorge” dopo qualche tempo ritornando tra i suoi “discepoli” che lo accolgono a braccia aperte. In altre parole Lassie incarna pienamente il sistema ideologico americano e tutti i suoi retorici e incontaminati valori positivi: il ruolo fondamentale della famiglia al cui centro c’è la figura della madre, la forte impronta religiosa, la fiducia nelle risorse sconfinate dell’individuo. Altrettanto interessante è l’ambientazione bucolica del film: le persistenti panoramiche sui paesaggi della Virginia, le numerose scene in plein air che ci mostrano prati, boschi e limpidi laghetti, la sottolineatura ricorrente del carattere selvatico della vita di campagna svelano quanta nostalgia ci sia in questo tipo di rappresentazione del mondo contadino. Affiora nel film un senso di disagio per la vita cittadina e caotica cui è costretto l’americano medio, mentre si palesa l’invito a crescere i figli all’aria aperta. Da questo punto di vista, Matthew diviene l’esempio più illuminante per mostrarci quanta differenza esista tra la vita di città e quella di campagna: una volta adattatosi ai ritmi della campagna subisce una catarsi che modificherà i suoi comportamenti, il suo modo di abbigliarsi, i suoi sentimenti verso il padre e soprattutto verso la matrigna. Del vecchio Matthew, alla fine del film, rimarrà solo l’orecchino. Tutto il resto in lui e attorno a lui è cambiato. A chi va il merito? A Lassie naturalmente.