ALICE IN WONDERLAND

Alice in Wonderland / USA, 2010 / Durata [min] 108

Genere: Animazione

Regia: Tim Burton

Cast: Mia Wasikowska – Alice Kingsley / Johnny Depp – il Cappellaio Matto / Anne Hathaway – la Regina Bianca / Helena Bonham-Carter – la Regina Rossa / Michael Sheen – il Bianconiglio / Alan Rickman – il bruco

Fascia età personaggigiovani adulti


Sinossi

La piccola Alice Kingsley si sveglia in piena notte, turbata dai sogni che la conducono nello strano Paese delle Meraviglie, ma viene rassicurata dal padre, che sta pensando a una avventurosa esplorazione commerciale. Tredici anni dopo, il padre è morto e Alice, insieme alla madre, va all’elegante festa di fidanzamento con l’insopportabile giovane rampollo di una nobile famiglia. Durante il noioso ricevimento, Alice nota il Bianconiglio che fa capolino tra le siepi del sontuoso giardino, e decide di seguirlo per sfuggire all’ambiente ipocrita della festa. Dopo esser precipitata nel vuoto, la ragazza viene accolta dagli abitanti del Paese delle Meraviglie come la predestinata a un ritorno che prevede la liberazione del regno dalla malvagia Regina Rossa.


Critica

Tim Burton adatta il classico della letteratura per ragazzi seguendo il suo gusto per le forme del gotico e dell’horror. Riproponendo il tema della fuga dal reale, trasforma però gli ambienti fino a ribaltarli, il mondo da cui Alice fugge è una realtà accogliente, mentre il Paese delle Meraviglie ha tratti di morte e desolazione. Come in altri film del regista, la dimensione funerea diventa parte essenziale del processo di crescita dei personaggi.

Il cambiamento più rilevante è l’età della protagonista, che è bambina soltanto nel prologo, e per il resto del racconto è una diciottenne. Hanno un ruolo centrale i condizionamenti da parte degli schemi sociali, Alice deve affrontare la prospettiva del matrimonio. La ragazza vuole fuggire da un percorso prestabilito, opporsi alle regole e ai ruoli prestabiliti per uomini e donne.

Con la scelta finale di realizzare i progetti del padre e esplorare rotte commerciali verso la Cina, Alice abbatte le differenze di genere dell’epoca vittoriana, diventa una figura moderna. Nello stesso tempo, la storia evidenzia i privilegi riservati agli uomini, e l’inadeguatezza della figura della giovane ai ruoli imposti emerge dalle continue trasformazioni del suo corpo, sempre troppo grande o piccolo. Il film si muove tra la sua ambientazione storica e il presente, invita lo spettatore a riflettere sulla condizione della donna di ieri e oggi, anche con qualche riferimento a Marie Antoinette di Sofia Coppola.

Il personaggio attuale di Alice ripropone il valore della sensibilità verso gli animali, loro stessi portatori di emozioni. Non a caso la negatività della Regina Rossa, oltre a derivare da una passata mancanza di affetti, si manifesta attraverso abusi sugli animali, come nella scena del golf, in cui la pallina è un riccio e la mazza un fenicottero. L’associazione tra mondo degli animali e mondo del sogno porta alle situazioni più belle del film, legate soprattutto alla figura dello Stregatto.